29 Marzo 2024 - Ore
Cronaca

Telemedicina, in Puglia 120mila pazienti salvati da infarto o aritmie

Il metodo sarà sperimentato anche per il cronico, l'ictus e l'autismo

“La Rete Infarto miocardico e la Telecardiologia Emergenza Urgenza è una delle eccellenze sanitarie della nostra regione. Sinora sono state effettuate, dall’ottobre 2015 ad oggi, circa 700.000 prestazioni (200.000 prestazioni quest’anno) con 140.000 cittadini pugliesi salvati da Infarto miocardico (il 25%) e da aritmie minacciose per la vita (75%). Abbiamo messo su l’Infarct Network, una rete territoriale regionale di nodi strutturali e ambulanze attrezzate finalizzate ad un intervento pronto ed appropriato nelle prime fasi di infarto. Ma la sperimentazione con la Telemedicina in Puglia non finisce qui. Abbiamo sempre pensato che fosse un asse prioritario per lo sviluppo di una sanità “vicina” al paziente”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inteso fare il punto sullo stato dell’arte in Puglia della Telemedicina, e della Telecardiologia in particolare. Numeri importanti e progetti di sperimentazione molto innovativi resi possibili dalla creazione di un Centro regionale di Telemedicina guidato dal dott. Ottavio Di Cillo, già direttore della Cardiologia d’urgenza del Policlinico di Bari, ora direttore dell’Area E-Health Aress Puglia.

“Lo sviluppo della Telemedicina – ha aggiunto Emiliano – rientra perfettamente nella nostra logica di rafforzare il territorio per poter restituire agli ospedali, sempre più specializzati, quel ruolo di “luoghi nei quali si curano gli acuti”. I progressi poi nelle tecnologie applicate alla medicina, rendono il ricorso alla Telemedicina una scelta sempre meno eludibile da parte del sistema sanitario. È una opportunità in grado di intrecciare diverse esigenze, a partire da quelle dei pazienti per finire a quelle anche economiche. L’integrazione tra ospedale e territorio, attraverso la Telemedicina, può essere veicolo di grossi risparmi. Una strada, quella intrapresa, che non solo sta dando questi importanti risultati ma che si fonda su procedimenti amministrativi corretti e legittimi”.

“Tra i progetti che stiamo sperimentando in Puglia – ha aggiunto il dott. Ottavio Di Cillo direttore dell’Area E-Health Aress Puglia – c’è quello molto interessante che riguarda la Dislipidemia familiare e la prevenzione degli infarti miocardici in età giovanile. Da sei mesi, d’intesa con il Dipartimento Prevenzione Asl Taranto ed i medici di famiglia della Asl Bari, in due paesi del barese, Conversano e Putignano, abbiamo controllato con un semplice esame del sangue che studia l’assetto lipidico, 1500 pazienti giovani. Gli infarti miocardici in età giovanile (nel 10% nei maschi ed nel 13% nelle femmine) riconoscono infatti una dislipidemia familiare misconosciuta. Sinora al 5% dei soggetti esaminati è stata riscontrata una dislipidemia misconosciuta e pertanto trattati per prevenire l’insorgenza infartuale”.

Un altro progetto di Telemedicina coinvolge il paziente cronico. L’aspettativa di vita dei cittadini infatti si sta alzando con conseguente aumento delle patologie cronico/degenerative.

“Il progetto Care Puglia sulla cronicità – ha spiegato Di Cillo – utilizza il fascicolo sanitario elettronico come infrastruttura tecnologica di condivisione dei documenti clinici dei soggetti che firmano il patto di cura con il proprio medico di medicina generale. La piattaforma tecnologica consente di interfacciare svariate tipologie di dispositivi medici per la misurazione di parametri clinici o l’esecuzione di test strumentali (ECG, esami di laboratorio, esami pneumologici, etc.). I dati e le informazioni cliniche del paziente sono organizzati su di una piattaforma unica ed esposti al personale preposto mediante cruscotti grafici intuitivi, strumenti di analisi e sistemi di alert. Il paziente diventa il fulcro del sistema. Attorno a lui ruotano tutti i servizi sanitari”.

 

“Un altro progetto innovativo di Telemedicina – ha detto Di Cillo – è quello che stiamo costruendo con i ragazzi con Autismo. In collaborazione con l’Associazione dei genitori dei ragazzi autistici e con il Policlinico di Foggia, abbiamo creato una rete neurale organizzata attraverso l’intelligenza artificiale su piattaforma per monitorare le attività e verificarne i risultati, della formazione, della istruzione, della inclusione lavorativa e della autonomia di ragazzi autistici dai 6 ai 20 anni”.

“C’è poi – ha concluso il direttore dell’Area E-Health Aress Puglia – la Telemedicina applicata alla neurologia. Il progetto, coordinato dal Policlinico di Bari in collaborazione con ASL BA ed aziende ICT, è stato realizzato unendo le competenze e le esperienze di tre diversi percorsi di cura. E cioè, la diagnostica da remoto, mediante sistema software esperto per il governo delle analisi cliniche, la gestione delle reti TAO, Emergenza Urgenza, Ematologica, ecc. Il Telestroke, già in sperimentazione con il supporto della rete del 118 e con pazienti volontari, per diagnosticare precocemente l’ictus ed iniziare il prima possibile la terapia trombolitica durante il percorso in ambulanza. Ad oggi purtroppo solo l’1 per cento dei pazienti viene trattato in urgenza. Con questo sistema si alzerebbe di molto la percentuale di pazienti trattati in urgenza, entro le quattro ore previste. Con la messa a regime del Telestroke (si è in attesa del finanziamento) la rete dell’Emergenza Urgenza in Puglia è completata. Infine un’altra sperimentazione riguarda il Sistema robotico, una nuova concezione di sala operatoria in grado di supportare, mediante un’unica console, il chirurgo impegnato in interventi su più tipi di lesioni e anatomie (cuore, cervello e periferiche)”.

 

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