
La Polizia di Stato di Bari e la Guardia di
Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro anticipato di beni mobili,
immobili e disponibilità finanziarie per un valore di circa 60 milioni di euro,
emesso dal Tribunale di Bari su proposta del Questore di Bari nei confronti di
otto persone accusate di aver messo a segno una serie di colpi ai bancomat nel
nord della Francia. Il provvedimento riguarda una indagine culminata il 18 marzo
dell'anno scorso con otto arresti eseguiti dalla squadra mobile di bari in
collaborazione con la gendarmeria di Lille (Francia) nei confronti di sette
pregiudicati di Bitonto e Palo del Colle e di una donna, moglie di una di
loro. Gli arrestati rispondevano di associazione per delinquere
finalizzata al compimento furti in territorio francese, nelle città di Laon,
Saint-Pathus, Witry les Reims, Bondoufle e Clécy.
Stando alle indagini, il gruppo partiva il lunedì
da Bitonto (Bari), solitamente con macchine a noleggio, e alloggiava in Francia
in pensioni di fortuna. Compiva il colpo e il venerdì tornava in Italia. I
componenti della banda agivano sempre di notte, a volto coperto e muniti di
walkie-talkie. Le indagini hanno accertato che dopo accurati sopralluoghi, gli
indagati avrebbero disattivato le telecamere di sorveglianza per poi scassinare
i bancomat con pale e picconi. Le indagini sono partite da una traccia di
Dna e alcune impronte digitali lasciate su un piccone abbandonato davanti ad un
bancomat appena scassinato. Dall'incrocio dei tabulati telefonici, inoltre, si
è risaliti ad una rete di contatti con soggetti residenti in Francia che
potrebbero aver fornito alla banda supporto logistico.