Bari ricorda Michele Fazio: il 12 luglio un memoriali per il giovane ucciso per errore dalla mafia
Tutta la città si stringerà introno a mamma Lella e papà Pinuccio, che hanno cercato di mantenere viva la memoria di Michele

Sedici anni fa la giovane
vita di Michele Fazio è stata spezzata da un proiettile destinato ad un
delinquente barese, in un’annosa guerra tra clan che non ha risparmiato nel
tempo vittime innocenti.
In questi lunghi anni mamma
Lella e papà Pinuccio hanno cercato di mantenere viva la memoria di Michele,
trasformando il dolore di due genitori in impegno per la comunità e voglia di
riscatto di una intera città.
L’associazione Libera e la
Regione Puglia, insieme al Comune di Bari e alle altre Istituzioni, chiamano
dunque la città di Bari ad abbracciare Pinuccio e Lella nel giorno
dell’anniversario della scomparsa di Michele, il 12 luglio. Dalle 17.30 i
ragazzi del quartiere Bari Vecchia giocheranno a calcetto sui campetti del
Lungomare intitolati proprio a Michele Fazio. Alle 19.00 don Franco Lanzolla
celebrerà la funzione religiosa presso la cattedrale di San Sabino, che i
coniugi Fazio hanno voluto dedicare non solo a Michele ma a tutte le vittime
innocenti di mafia.
Il 13 luglio invece, alle
9.30, ci sarà un momento di raccoglimento insieme alle Istituzioni in largo
Amendoni, il luogo dove Michele ha perso la vita e dove Pinuccio e Lella
abitano ancora. Sarà anche occasione per ricordare le 23 vittime della strage
dei treni del nord barese nel primo anniversario dell’incidente, e la figura di
Stefano Fumarulo, il dirigente della Regione Puglia impegnato in prima linea
nell’antimafia sociale e istituzionale, prematuramente scomparso lo scorso
aprile.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
Michele Fazio aveva solo 16
anni quando il 12 luglio 2001, mentre tornava a casa dopo il lavoro tra i
vicoli di Bari vecchia, fu raggiunto da un colpo di pistola alla testa sparato
durante uno scontro a fuoco tra i clan Capriati e Strisciuglio.
Dopo l’iniziale
archiviazione, nel 2004 il caso fu riaperto dall’allora pm della DDA Desirèe
Digeronimo, la quale ha sempre sottolineato come le indagini siano state rese
difficili dal muro di omertà innalzato nella città vecchia. Molti avevano visto
ma nessuno voleva parlare.
Il terzo e ultimo componente
del commando, Michele Portoghese, soli 16 anni anche lui al momento
dell’agguato, è stato condannato in via definitiva e arrestato proprio pochi
giorni fa. Per l'omicidio erano già stati condannati, con sentenze passate in
giudicato, Francesco Annoscia e Raffaele Capriati. Leonardo Ungredda, ritenuto
l’esecutore materiale del delitto, è morto invece nel
Ogni 12 luglio cittadini e
istituzioni si ritrovano a Bari sotto il monumento dedicato per ricordare
Michele Fazio e rinnovare l’impegno comune.