L'associazione ambientalista ha consegnato un rapporto al presidente della Regione Michele Emiliano. L'episodio contestato è accaduto tra il 12 e il 13 agosto
I fumi emanati dall’Ilva di Taranto non sarebbero vapori innocui, ma vapori acidi. A denunciare la situazione è l’associazione Peacelink, rispondendo ai rapporti dell’Arpa Puglia che ha recentemente analizzato le emissioni dello stabilimento siderurgico. La tesi è stata consegnata dal presidente Alessandro Marescotti direttamente al governatore della Puglia, Michele Emiliano. Il vapore che è fuoriuscito conterrebbe acido solfidrico classificato con la frase di rischio H330, cioè letale se inalato. A produrre il vapore in questione sarebbe stato un malfunzionamento del sistema della granulazione della loppa. La denuncia si riferisce al periodo che va dalle ore 14.30 del 12 agosto alle ore 9.30 del 13 agosto. Secondo la stima di Peacelink, circa 291 kg di acido solfidrico sarebbero stati liberati nei cieli di Taranto. Fino ad ora non è arrivata nessuna risposta da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.