La società Cisa di Massafra ha ricevuto un’autorizzazione per il “conferimento temporaneo” di rifiuti radioattivi. A riportate la notizia è il Quotidiano di Puglia. A concedere l’autorizzazione è stata la Provincia di Taranto: il gestore dell’azienda, Antonio Albanese, dovrà versare sette milioni di euro. La cifra sarà impegnata fino a due anni dopo la validità del provvedimento. Nel tarantino saranno ammassati rifiuti radioattivi o materiali che sono stati a contatti con essi. L’azienda è intervenuta ieri, rassicurando che la discarica non causerà danni alla salute delle popolazioni limitrofe. La determina è stata firmata il 6 agosto scorso dall’ingegnere Martino Dilonardo, ma è priva dei «pareri obbligatori non vincolanti» del Comitato tecnico provinciale. In realtà il dirigente potrebbe autorizzare il provvedimento nonostante il parere negativo del Comitato tecnico provinciale assumendosi eventualmente le proprie responsabilità in altre sedi, ma deve comunque registrare il giudizio. Il parere del Comitato non è arrivato prima del momento della firma. L’attuale dirigente ha quindi deciso di procedere al rilascio della concessione senza ascoltare il parere del Comitato.
La vicenda ha scatenato proteste su più fronti: Sel e Verdi hanno accusato l’amministrazione provinciale. Anche l’assessore al Turismo e alla Cultura, Gianni Liviano, ha dichiarato di essere “lontanissimo da questi politici” che hanno preso la decisione.
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