18 Aprile 2024 - Ore
Ambiente

Plastiche nel mare e sui litorali pugliesi, Legambiente: ‘In media 500 rifiuti ritrovati ogni 100 metri di spiaggia’

E' quanto emerge dalla campagna 'Spiagge e fondali puliti'. Dal 25 al 27 maggio tanti gli appuntamenti in Puglia, dal Gargano al Salento per liberare spiagge e fondali dai rifiuti

La campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med di Legambiente è pronta per il week-end di grande pulizia degli arenili e delle spiagge. Dal 25 al 27 maggio tante le iniziative in Puglia che vedranno scendere in campo volontari di tutte le età pronti a ripulire gli arenili dai rifiuti spiaggiati per ribadire, insieme a Legambiente, l’importanza di una maggiore tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.

 

In Puglia, l’evento di punta si terrà venerdì 25 maggio a Polignano a Mare dove, in località Gelso, a partire dalle ore 9.00, si procederà alla rimozione dai fondali di diverse centinaia di pneumatici fuori uso di grosse dimensioni, grazie al contributo di CBH Mater Dei Hospital, e alla collaborazione della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata ionica, del Comune di Polignano a Mare, di Corgom Corato, S.T.E.S. Pescaria, e delle scuole di Polignano. L’intervento sarà effettuato da parte dei subacquei del Circolo Hippocampus Legambiente Polignano, dei diving locali e del gruppo subacqueo della Guardia Costiera.

 

Ad oggi, rifiuti di ogni forma, genere, dimensione e colore, frutto della cattiva gestione a monte e dell’abbandono consapevole, continuano ad invadere le nostre spiagge e quelle del resto del Mediterraneo: come buste, reti per la coltivazione di mitili, tappi e scatole di latta, mozziconi di sigaretta, bottiglie e flaconi, cotton fioc; per non parlare di quelli che si trovano in mare come le microplastiche o quelli che si depositano sul fondale, mettendo in serio pericolo la biodiversità.

 

I dati raccolti da Legambiente Puglia in vista di Spiagge e Fondali puliti – Clean Up the Med – e presentati questa mattina in conferenza stampa da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Vito Bruno, direttore generale Arpa Puglia, Contrammiraglio Giuseppe Meli, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica, Domenico Vitto, presidente Anci Puglia, e Antonio Fentini, sindaco Isole Tremiti – confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: sulle 6 spiagge monitorate in Puglia, ovvero spiaggia Parco Cimino a Taranto, spiagge Marchese, Mirante, D’Ayala, e Piri Piri a Maruggio, e la spiaggia sulla litoranea Pietro Mennea a Barletta, per un totale di 54.400 metri quadri, sono stati trovati una media di 516 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia per un totale di 3093 rifiuti. Dato confermato anche nelle 10 aree costiere monitorate da Arpa Puglia.

 

La plastica resta il materiale più presente nei litorali pugliesi, con il 92% degli oggetti rinvenuti sulle 6 spiagge monitorate dai circoli di Legambiente Puglia, carta e cartone, vetro e ceramica e metallo costituiscono meno del 6% dei rifiuti trovati. Nella top ten dei rifiuti, tappi e bottiglie di plastica, stoviglie e bicchieri monouso, cotton fioc e reti per la coltivazione dei mitili sono gli oggetti più presenti sulle spiagge pugliesi.

 

Come previsto dalla Direttiva Europea sulla Marine Strategy, l’Arpa Puglia ha condotto in questi anni, a partire dal 2013/2014, un monitoraggio sia sulla distribuzione dei rifiuti spiaggiati che sulle microplastiche in mare, in 10 aree costiere pugliesi, di cui 6 situate sul Mar Adriatico, e 4 sul Mar Ionio. Sul fronte dei rifiuti spiaggiati, i risultati illustrano una situazione comparabile tra i due versanti, adriatico e ionico, con un numero medio di rifiuti, per ogni 100 metri di spiaggia controllata, pari a circa 500 oggetti. Anche tra i rifiuti censiti da Arpa Puglia, prevalgono i materiali plastici, tra cui tappi e coperchi, calze per la mitilicoltura, bottiglie e contenitori. Ancora Sul fronte delle microplastiche in mare, i risultati del monitoraggio di Arpa Puglia illustrano una situazione differenziata sia tra i due mari pugliesi sia tra le distanze alle quali sono stati realizzati i campionamenti. In sintesi, se sino alle distanze dei 3 km dalla costa le densità delle microplastiche sono comparabili tra i due mari, nell’Adriatico pugliese la densità media cresce notevolmente a 10 km dalla costa, per aumentare ancora a 20 km dalla costa. Nella zona a nord del Gargano, in particolare a Foce Capojale, si registrano elevate densità di microplastiche.

 

“Con la campagna Spiagge e Fondali puliti vogliamo sensibilizzare i cittadini sui gravi danni che i rifiuti in mare e sulle coste arrecano all’ambiente, alla biodiversità marina ma anche all’economia e al turismo – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – La cattiva gestione dei rifiuti urbani ma anche pesca e acquacoltura restano tra le cause principali del beach litter. Per questo, è urgente, oltre al monitoraggio, mettere in atto strategie mirate a ridurre marine litter e beach litter, contribuendo così all’attuazione della Direttiva europea sulla Marine Strategy. A tal proposito, chiediamo alla Regione Puglia un tavolo tecnico per l’attuazione del fishing for litter, che coinvolga pescatori, Direzione marittima, Autorità portuale, Arpa Puglia e Ager per la prevenzione, la gestione e il riciclo dei rifiuti trovati in mare”.

 

Spiagge e Fondali puliti sarà anche l’occasione per informare cittadini e amministrazioni sulla corretta gestione dei rifiuti urbani, attraverso la campagna di Legambiente Puglia “Non si butta un tubo nei tubi”, un vademecum dei comportamenti da tenere per favorire una corretta depurazione delle acque. Infatti, i rifiuti che scarichiamo giù per le nostre tubazioni non scompaiono e creano molti danni all’ambiente, compromettono il corretto funzionamento del sistema fognario e degli impianti di depurazione, finendo proprio sulle spiagge e in mare.

 

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