Blitz delle “tute blu” questa notte a Martano. Gli attivisti No Tap hanno raggiunto la ditta Donato Coricciati, fornitrice dello stabilizzato di cava del cantiere Tap di San Basilio. Gli esami dell’Arpa hanno accertato che “il materiale è contaminato da cromo esavalente”. Gli attivisti, con indosso delle tute anticontaminazione di colore blu e delle mascherine sulla bocca, hanno affisso sui cancelli una serie di manifesti accusatori, lasciando anche copia dei risultati degli esami di laboratorio di Arpa Puglia dove viene evidenziato il superamento del Cromo esavalente nell’area conci e nel cemento utilizzato per la costruzione del pozzo di spinta.
L’azienda Donato Coricciati, presa di mira dagli attivisti No Tap, “non ha fornito lo stabilizzato di cava per il cantiere di San Basilio” dißTap “risultato ‘contaminato da cromo esavalente'”. Lo precisa l’azienda in una nota. “Gli attivisti – aggiunge – hanno affisso manifesti accusatori sui cancelli della nostra azienda senza verificare la provenienza dello stabilizzato. Hanno così prodotto un grave danno di immagine all’azienda Donato Coricciati e ai suoi dipendenti. Danno che sarà valutato nelle sedi opportune”.
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