Xylella, nuovi germogli per 15mila alberi 'incerottati'
Giovanni Melcarne, presidente del consorzio Dop Terra D'Otranto: 'Così speriamo di riuscire a ripristinare il nostro paesaggio'

Alberi d'ulivo 'incerottati'
nel Salento, per una sperimentazione che potrebbe salvare parte del patrimonio
minacciato o ormai in parte fiaccato dal batterio Xylella: negli scorsi mesi, e
ancora in questo periodo, si è proceduto agli innesti degli ulivi malati, anche
ulivi secolari, con varietà di Leccino e Favolosa, che sono risultate
resistenti (anche se non immuni) al batterio. Se ne sta occupando, tra gli
altri, Giovanni Melcarne, imprenditore olivicolo, agronomo e presidente del
consorzio Dop Terra D'Otranto: la sperimentazione riguarda piante che si
trovano a Presicce, Ugento e Gagliano. In totale si tratta di circa 15mila
piante per 15 ettari di terreni. La sperimentazione viene condotta anche per
conto del Cnr. L'esito sarà noto non prima di due anni. Ma i nuovi
"germogliamenti", dicono gli esperti, fanno sperare: "La
speranza - spiega Melcarne, che ha condotto e vinto una dura battaglia per
l'eliminazione del divieto di reimpianto - è di riuscire a ripristinare così il
nostro paesaggio".