Un incontro organizzato nell'ambito del 40° anniversario della istituzione
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
"Le regioni - ha detto Emiliano rispondendo ai giornalisti prima
dell'ingresso al Quirinale - sono state determinanti per la lotta al Covid,
hanno lavorato in maniera compatta, hanno sempre trovato un accordo con i vari
Governi che si sono susseguiti e sono un esempio di governo di prossimità, cioè
vicino alle persone. Molti di noi rispondono al telefono ai cittadini, cosa che
evidentemente per un Governo centrale è impossibile per i numeri troppo
elevati.
Questo è un modello originale che oggi festeggia i quarant'anni perché la
Conferenza delle Regioni è sostanzialmente una associazione libera di Regioni
che decide quasi tutto all'unanimità, senza conflitti, mai nessun problema,
compresi gli incarichi, le nomine, dialogando con il Governo, in pieno accordo
nonostante le distanze politiche. Le Regioni sono un esempio unico perché
l'Italia, che è un Paese piccolo, non può essere uno Stato federale, può essere
il Paese delle autonomie regionali, un'invenzione della Costituzione italiana
che quindi va fatta evolvere nel rapporto con i Comuni e nel rapporto con lo
Stato centrale".
Al termine dell'incontro Emiliano ha dichiarato: "Il Capo dello Stato
ha ringraziato le regioni per il contributo determinante che abbiamo dato
durante la pandemia, ha ritenuto molto importante che il decreto per la
governance del PNRR abbia confermato la centralità delle regioni, sia pure in
dialogo con i Comuni e con lo Stato, e più in generale ha descritto da
professore di diritto l'importanza del regionalismo. Una bella giornata nella
quale abbiamo salutato il Presidente della Repubblica e soprattutto lo abbiamo
ringraziato perché in questi momenti così difficili la sua presenza si è
sentita molto".