La seconda sessione del Forum Regionale di Sviluppo
Sostenibile, tenutasi nel pomeriggio presso la Fiera del Levante, ha avuto come
focus la sostenibilità in ottica di equità e pari opportunità per tutti,
contrasto del gender gap e il superamento di ogni forma di discriminazione
legata alle differenze di genere.
“Quando si parla di sostenibilità, il sentire comune è
quasi sempre orientato su temi prettamente ambientali. Ma il processo per uno
sviluppo che possa davvero ritenersi “sostenibile” deve correre lungo
molteplici binari, tutti orientati verso un miglioramento sociale del nostro
mondo. Uno di questi è la parità di genere. L’ONU definisce la parità di genere
non solo un diritto umano fondamentale, ma una base necessaria per un mondo
pacifico, prospero e sostenibile”, ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente della
Regione Puglia Anna Grazia Maraschio
nei saluti di apertura all’evento. “Investire sulle donne è, inoppugnabilmente,
investire sul futuro. È ciò che intendiamo fare, per una Puglia in cui la
parola equità sia vita quotidiana e quotidiano appagamento dei sogni di tutte e
di tutti”, ha aggiunto l’Assessora.
Conclusi i saluti istituzionali, il Piano territoriale per
Taranto - connesso al percorso delle bonifiche ambientali, alla riconversione
industriare ed economica, alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione del
tessuto sociale – è stato terreno di esercizio per studiare la declinazione
concreta, degli obiettivi operativi in cui si articolano i principali Goal
dell’Agenda ONU 2030, nella Regione.
“Taranto non è solo la città dell’Ilva - ha detto il capo gabinetto della Regione Puglia Claudio Stefanazzi - ma un paradigma nuovo, una nuova storia da aprire. Una sfida da vincere nell’interesse di tutta la Regione a partire dalla scelta coraggiosa ed oggi pienamente confermata dall’Europa della decarbonizzazione. Riportare la Puglia ed i pugliesi al centro delle scelte. In questa crisi pandemica tutti questi temi sono diventati essenziali per costruire una risposta credibile ed una ripartenza economica. Vale per la questione ambientale tanto per quella di genere. Queste Strategie sono centrali nei prossimi anni. Questo PNRR deve rendere effettivi i Lep in modo universale fra nord e sud”.
“Sappiamo bene che non può esserci sostenibilità senza
parità – ha dichiarato Titti De Simone,
Consigliera del Presidente per l’attuazione del Programma e per l’Agenda di
genere - la Strategia regionale per la parità di genere integra la strategia
per la sostenibilità, e non è un obiettivo numerico, un traguardo liberale, ma
l’indispensabile presupposto per perseguire gli altri obiettivi di bene comune
fissati nell’Agenda ONU 2030: clima e cura del pianeta, lotta alla povertà,
pace e giustizia, tutela dei minori e delle persone fragili, comunità e città
sostenibili, consumo responsabile. Non è più in gioco solo una questione di
diritti di una parte del genere umano, ma di responsabilità da condividere
insieme per un futuro migliore.”
Anna
Maria Candela, Dirigente Regione Puglia ha dichiarato che
“Occorre affrontare gli aspetti più strutturali e sistemici legati alle
diseguaglianze territoriali e alle discriminazioni di genere, etniche,
religiose, anagrafiche, ecc.., gli effetti redistributivi, le nuove povertà e
la povertà educativa, la mobilità sociale.” Ha, inoltre, aggiunto che “Senza
riduzione del gender gap, senza redistribuzione delle risorse delle opportunità
di qualità della vita e senza giustizia sociale, la transizione non sarà né
ecologica né giusta. In questo contesto la Regione Puglia si è impegnata nella
costruzione dell’Agenda di Genere regionale articolata in diverse aree di
policy, per suggerire obiettivi strategici ed operativi che concorrano al
perseguimento di diversi Goal dell’Agenda ONU. Tutto questo non per una
compensazione sociale, purtroppo tardiva, ma per una transizione giusta”.
Durante l’intervento sono stati, inoltre, presentati le azioni settoriali per
il Piano Territoriale di Taranto: interventi gender impact pensati per ridurre
il gender gap oggi rilevabile nella partecipazione delle donne alla vita
economica, sociale, culturale.
Il Dirigente Sezione Raccordo al sistema regionale Nicola Lopane, ha sottolineato come “La
pandemia ha reso la situazione socioeconomica ancora più allarmante e le donne
del sud sono state le più penalizzate: in Puglia solo il 37,7% degli occupati è
donna”. In tal senso, “Gli indirizzi di policy rivolti alla ripresa e al
rilancio assegnano un ruolo chiave alla PA, con particolare attenzione alla
dimensione di genere. Tra le numerose e valide proposte che già sono state
avanzate, può essere interessante prendere in considerazione anche una
strategia innovativa come quella del gender procurement, che prevede di
introdurre la promozione della parità di genere nei rapporti di acquisto e di
fornitura di ogni tipo”, ha aggiunto.
Sono, inoltre, intervenuti: Rinaldo Melucci, Sindaco del Comune di Taranto; Claudio Stefanazzi, Capo di Gabinetto
della Presidenza Regione Puglia; Roberto
Venneri, Segretario Generale della Giunta; Elio Sannicandro, Direttore ASSET; Francesca Zampano, Dirigente Regione Puglia; Pasquale Orlando, Autorità di Gestione POR FESR Regione Puglia.
La sessione si è conclusa con alcuni interventi dalla
platea a sostegno delle tematiche affrontate e con i saluti dell’Assessora
all’Ambiente della Regione Puglia Anna
Grazia Maraschio.
I lavori sono stati trasmessi in diretta streaming sulla
pagina Facebook della Regione Puglia.