Facciamo il nostro per fermare questa guerra tra poveri
“Serve una pace generale per trovare soluzioni condivise”
Pubblicato in
Sviluppo
il 12/02/2014 da Luigi De Santis
Una regione che da essere considerata la “Lombardia del Sud”, “la porta dell’Europa sul Mediterraneo”, oltre a tanti altri iperbolici appellativi, lentamente sprofonda nelle sabbie mobili.
Sabbie mobili fatte di polemiche tra parti politiche incapaci di progettare il futuro infrastrutturale della nostra terra, con parlamentari che dimenticano i proclami di campagna elettorale e usano le loro energie per insultarsi e se ci riescono anche a spintonarsi, dove amministrazioni comunali sono impegnate in guerre sterili con famiglie imprenditoriali che dalla loro non fanno nulla affinchè ciò non accada o ancora peggio dove le risorse per l’ordinaria amministrazione sono trovate con accertamenti fiscali sparati nel mucchio con motivazioni che dire arbitrarie è dire poco.
Uno stato di guerra continua dove tutti si scontrano con tutti e lo fanno non tanto per chissà quali nobili ragioni ma semplicemente per spartirsi una torta che è sempre più piccola.
C’è bisogno di una pace sociale tra politica e cittadini, tra Stato ed imprese, tra fisco e contribuenti, tra maggioranza ed opposizione, tra ambientalisti e cementificatori, tra cattolici e laici. Insomma una pace generale.
E’ indispensabile che ci si metta tutti assieme a trovare soluzioni condivise che facciano crescere la nostra regione e il nostro Paese. Perché o è così o la prossima azienda o famiglia che andrà in difficoltà potrebbe essere, se non lo è già stata, la nostra.
Non capire questo significa auto condannarsi alla peggiore sorte e a quel punto non potremo limitarci a dare la colpa ad altri.