17 Maggio 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Ilva, accordo vicino: 3300 operai in cassa integrazione

Numero in calo rispetto ai precedenti 4.984 chiesti dall'azienda

È stato trovato l’accordo sulla cassa integrazione per i lavoratori dell’Ilva in amministrazione straordinaria.  Il numero degli esuberi temporanei è sceso a 3.300 unità di cui 3.240 per Taranto e 60 per Marghera. E’ quanto trapela da fonti vicine all’azienda. I numeri, in deciso calo rispetto ai precedenti 4.984 chiesti dall’azienda, riguardano i picchi di massima. Di media la cassa integrazione straordinaria riguarderà 2.500 persone (2.465 a Taranto e 35 a Marghera). L’accordo sarà valido fino al termine dell’Amministrazione Straordinaria. Nello stabilimento di Taranto, 800 unità saranno a zero ore. A questi l’azienda garantirà una rotazione pari al 20% del tempo lavorabile nel quale i lavoratori effettueranno attività di formazione e riqualificazione professionale. Azienda e sindacati hanno concordato incontri bimestrali al fine di verificare la corretta applicazione dell’accordo.

 

Il governatore Michele Emiliano ha dichiarato che “la Regione Puglia è pronta a sostenere un piano di formazione e riqualificazione dei dipendenti Ilva in caso di accordo per la cassa integrazione”. A tal fine, a supporto dell’ammortizzatore sociale, “è pronta ad istituire un tavolo tecnico regionale con l’azienda e i sindacati per accertare la candidabilità dell’IIva ai bandi già attivi in regione”.
“Qualora così non fosse – conclude Emiliano – siamo pronti ad attivare un bando ad hoc costruendo insieme il percorso con le parti e rendendo così esigibile un pacchetto integrato a sostegno dei lavoratori. Resta comunque inteso che il contributo anche economico della Regione Puglia rimane a disposizione degli operai dell’Ilva per le loro necessità”.

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