
Per “produrre” salute occorrono luoghi di lavoro sani. Ecco
perché la Regione Puglia si è dotata del SIRGIS, un sistema integrato di
gestione della salute e della sicurezza. Il piano, ufficializzato dalla delibera di
giunta 7726 del 21 dicembre 2017, è stato presentato questa mattina da Giovanni
Gorgoni (AReSS Puglia) e dal governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Il progetto prevede nella sua fase esecutiva l’integrazione
tra le aziende sanitarie pubbliche pugliesi, con l’obiettivo di ottenere
ottimali condizioni di sicurezza su tutti i servizi assistenziali regionali.
Già nel 2013 la Asl BT ha adottato un modello di Gestione
Integrata della Sicurezza che ha prodotto dei risultati nella riduzione dei
rischi per i lavoratori e i pazienti, accentrando il coordinamento delle
politiche globali della sicurezza sul lavoro e della sicurezza clinica. Il
SIRGIS prende spunto da questa esperienza e ha come obiettivo la gestione di
organismi più complessi come le ASL e gli ospedali pubblici. Il nuovo sistema si
propone quindi di ridurre complessivamente i costi della salute e della
sicurezza sul lavoro e migliorare l’immagine interna e esterna dell’azienda.
La presentazione del progetto rappresenta lo step ‘0’,
adesso seguiranno degli incontri presso ciascuna Azienda sanitaria locale e le
stesure degli atti di implementazione del piano, fino ad arrivare alla sensibilizzazione
del personale con corsi di formazione riguardanti le criticità emerse nell’analisi
dei luoghi di lavoro.
“Ho frequentato di recente gli ospedali pugliesi, il
passaggio dal letto al bagno era un’operazione molto complicata soprattutto nel
mio caso – ha dichiarato Michele Emiliano - Ho rischiato più volte l’osso del
collo, l’unico mezzo che avevo a disposizione era la mia stampella. A nessuno è mai venuto in mente che per andare
in bagno forse c’è bisogno di un sollevatore. È stato il dottor Sivo a parlarmi
di questa possibilità. Bisogna costruire uno spirito di squadra per migliorare informazione
ai pazienti, accoglienza e bellezza dei luoghi in cui sono ospitati”.
“Gli ambienti non sicuri producono effetti negativi sia sui
pazienti che sulla qualità delle prestazioni effettuate – ha aggiunto il dottor
Donato Sivo, responsabile del progetto SIRGIS -. In Puglia mancano dei tavoli
di lavoro sul tema dell’organizzazione della sicurezza, in particolare nella
gestione delle deleghe di ogni singola azienda sanitaria locale. La soluzione a
questo problema è il SIRGIS. Il piano pugliese, ripreso da quello varato dalla
Regione Veneto, prevede un maggior coinvolgimento dei responsabili del Rischio
clinico e potrà prendere spunto dall’esperienza della Asl BT che si è dotata di
un SGSL (Sistema di gestione della sicurezza sul lavoro) già dal 2013”.
Tra gli obiettivi prefissati per l’aumento della sicurezza nei luoghi di cura ci sono l’aumento della sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi professionali, la formazione continua degli operatori e degli addetti dei servizi e il coordinamento con i responsabili delle attività dei gruppi di lavoro di “Gestione del rischio clinico” e “Infezioni ospedaliere”, oltre che con l’AReSS.