
Disponibili al “Vito Fazzi” nuovi test di laboratorio per
la diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, del rischio di preeclampsia e altri
esami di ultima generazione. I test sono stati introdotti da circa un mese e
già molte donne in gravidanza o in menopausa possono conoscere con largo
anticipo il loro stato di salute.
“Sono esami che mancavano e di cui si sentiva l’esigenza –
spiega il dr. Giambattista Lobreglio, direttore dell’Unità Operativa di
Patologia clinica del Vito Fazzi - che ha introdotto i nuovi test basati sulla
metodologia dell'elettrochemiluminescenza, in grado di dosare con elevata
sensibilità e precisione i nuovi parametri biochimici. - Per
esempio – aggiunge Lobreglio – oggi siamo in grado di fare la
diagnosi più precocemente del tumore dell’ovaio, che
prima si basava solo sul marcatore CA 125, mentre adesso è disponibile
anche l'HE4 che aumenta già nelle fasi iniziali del tumore e
risulta più specifico”.
Un altro nuovo test disponibile da poche settimane è l’ormone
anti-mulleriano (AMH), la cui misura consente di fare una diagnosi di insufficienza
ovarica prematura. Ma risulta utile anche per la diagnosi di disordini
dello sviluppo sessuale nei bambini e per il monitoraggio dei tumori a
cellule della granulosa per individuare malattie residue o
recidive, e per la valutazione della riserva di follicoli ovarici.
Altro test importante disponibile al laboratorio del Fazzi,
soprattutto per i pazienti ricoverati in terapia intensiva, è la Interleuchina
6. Un test utilissimo nella valutazione della gravità di uno stato
infiammatorio dell’organismo, fino allo shock settico, utile anche come
marcatore per rilevare sepsi nei neonati
Dopo la recente riorganizzazione dei laboratori di analisi
della Asl, la Patologia clinica del “Vito Fazzi” è stata indicata come
riferimento per tutta la Asl. Al fine di garantire efficienza produttiva ed uso
ottimale delle risorse disponibili, i nuovi test e gli esami più complessi
vengono effettuati solo al “Fazzi”.