Tutti e tre sono stati barbaramente assassinati nel corso dell’agguato che secondo gli inquirenti ha le modalità tipiche delle azioni criminali della SCU (Sacra Corona Unita): un’auto avrebbe speronato l’utilitaria per diversi centinaia di metri, cercando di fermare la macchina su cui viaggiavano Orlando con la compagna e i tre bambini. I killer, una volta colto l’obiettivo di bloccare la vettura, si sarebbero affiancati e avrebbero inondato l’abitacolo di colpi di armi da fuoco. Sul luogo dei delitto, gli investigatori hanno rinvenuto centinaia di colpi lungo almeno 300 metri.
Cosimo Orlando era detenuto in semilibertà perchè stava scontando una condanna per il duplice omicidio di Filippo Scarciello e Giancarlo La Cava, di 22 e 26 anni, uccisi con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Palagianello (Taranto) il 4 novembre 1998. Orlando era stato condannato insieme ad un complice e aveva già scontato in carcere 13 anni. Il duplice omicidio, secondo quanto accertarono all’epoca gli investigatori, maturò per contrasti tra gruppi malavitosi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. La sua compagna, Carla Maria Fornari, era la vedova di Domenico Petruzzelli, pregiudicato di 35 anni ucciso insieme ad un altro pregiudicato Attorre nel maggio 2011.
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