E’ una corsa contro il tempo quella del Bari calcio per risanare la sua situazione debitoria che sembra essere destinata a rimanere pesante. Non ci sono purtroppo sviluppi, né nuovi accordi, nella trattativa con l’Agenzia delle Entrate per spalmare il debito di circa 30 milioni su un termine più lungo (si parlava di 15 anni) rispetto agli attuali cinque anni. Per raggiungere un accordo servirebbe un piano industriale articolato che un club condannato a navigare a vista difficilmente può garantire. Per rispettare la rateizzazione relativa ai debiti fiscali, il Bari attualmente versa circa 5 milioni all’anno. Un esborso che, in mancanza dell’arrivo di capitali freschi, costringerà la società a chiudere i bilanci puntualmente in perdita a dispetto di una situazione di sostanziale pareggio che si sarebbe determinata sul piano sportivo.
Mancano i soldi e bisognerà trovarli al più presto per poter arrivare alla prossima estate. Fino a dicembre non dovrebbero sorgere intoppi, poi bisognerà darsi da fare. Gennaio non è poi così lontano e toccherà anche al ds Angelozzi, inventarsi qualcosa.
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