
Sulle misure obbligatorie di
prevenzione contro la Xylella, il decreto ministeriale pubblicato ufficialmente
lo scorso 6 aprile è molto chiaro: la lotta agli stadi giovanili degli insetti
vettori con mezzi meccanici è obbligatoria nelle aree delimitate (zona infetta,
contenimento e cuscinetto) nel periodo che va da marzo al 30 aprile ed è
raccomandata nella zona indenne della Regione Puglia.
È quanto ha ricordato, nel corso dell’incontro informativo organizzato da CIA
Puglia a Ostuni, Ruggiero Capone, comandante provinciale dei Carabinieri
Forestali di Brindisi. È necessario eliminare le piante erbacee spontanee,
ospiti delle forme giovanili dei vettori. Il controllo degli stadi giovanili
dei vettori è obbligatorio nei terreni agricoli, extra agricoli e nelle aree
urbane, attraverso le lavorazioni superficiali del terreno, la trinciatura e
l’interramento della vegetazione spontanea. Dal primo giorno di maggio 2018,
come già previsto dalla normativa vigente, agli agricoltori che non si
atterranno alle prescrizioni sarà comminata una sanzione pecuniaria e, cosa
ancora più pesante, verrà negato l’accesso ai benefici dei fondi comunitari.
“Stiamo organizzando questi incontri per tutelare gli agricoltori”, ha
dichiarato Piero De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari
(Taranto-Brindisi). “La nostra azione di informazione è continua, capillare,
affinché tutti sappiano non solo quali sono gli obblighi ma anche qual è il
modo migliore per contrastare l’espandersi del batterio”, ha aggiunto De Padova.
“Gli agricoltori sono pronti a fare la propria parte, ma deve essere chiaro che
altrettanto devono fare i Comuni, le Province, i Consorzi di Bonifica e, più in
generale, tutti gli enti che sono chiamati a ottemperare agli obblighi per il
contrasto alla Xylella su strade, canali, terreni e infrastrutture di loro
pertinenza”, ha ribadito Giannicola D’Amico, vicepresidente CIA Agricoltori
Italiani di Puglia. “Nel decreto è specificato che, per quanto riguarda gli
interventi nei terreni delle aziende agricole, gli oneri per gli interventi di
prevenzione sono a carico degli agricoltori”, ha continuato D’Amico.
Le università, la comunità scientifica e gli organismi preposti alla tutela e
salvaguardia dell’ambiente stanno sperimentando nuove soluzioni. “Lo abbiamo
detto dal principio”, ha ribadito D’Amico, “noi siamo convintamente al fianco
della ricerca scientifica. L’evoluzione della problematica attinente alla
xylella fastidiosa e alle altre fitopatologie ci insegna che non dobbiamo
mollare, l’unica possibilità è data da prevenzione e ricerca. L’espansione del
batterio non sarà certo fermata da polemiche, strumentalizzazioni o, peggio
ancora, dal tentativo di andare ognuno per la propria strada. Serve lucidità,
consapevolezza delle dimensioni del problema, sinergia tra tutte le realtà che
hanno la responsabilità di preservare il presente e garantire il futuro di
migliaia di aziende agricole, lavoratori, tessuto imprenditoriale non solo del
comparto primario, ma di tutta l’economia pugliese”, ha concluso Giannicola
D’Amico. Il prossimo incontro informativo su “Xylella fastidiosa: novità e obblighi per gli
agricoltori” si terrà lunedì 16 aprile, alle ore 18.30, nella
Sala di Rappresentanza del Comune di Fasano, sulla “Xylella fastidiosa: novità
e obblighi per gli agricoltori”.